giovedì 29 maggio 2014

Il pensiero felice. Esercizio con le bolle di sapone

Fort Hunt Park, Alexandria VA


Insegnando yoga, una delle cose che dico spesso in classe ai miei studenti è di lasciare che i pensieri arrivino senza combatterli. Accettare è il primo passo per fluire in armonia con se stessi, imparando a gestire le emozioni senza negarle, bensì rendendole parte di una visione più completa.

A volte è utile guidare il pensiero: il potere della mente è grande e, per quanto essa sia una scimmia capricciosa che tende a dominarci, possiamo farcela amica e conviverci mettendola al nostro servizio. Come?

Uno dei modi più semplici nei casi in cui proprio non riusciamo a svuotare la mente (ah, se capitano...!) è smettere di fissarsi che vogliamo svuotarla e trasformare invece il pensiero lasciando compenetrare quello negativo con uno positivo.

Ogni volta che il momento buio arriva, la domanda potrebbe essere: quando mi sono sentito felice?
Associando esperienze positive al pensiero, quei momenti in cui fisicamente ed emozionalmente ci siamo sentiti a nostro agio, completi, sereni, possono guidare la mente al punto da convincerla che, dopotutto, preoccuparsi e agitarsi è esattamente lo stesso che essere felici. Due riflessi che hanno la stessa radice.

Huntley Meadows Park, Fairfax County VA

Alcuni esempi pratici di momenti felici che uso io, in ordine sparso:

Una torta fatta in casa la domenica mattina.
Ruzzolare sul prato con il cane.
Le risate con un amico/un'amica.
L'amore con il partner.
Una passeggiata nella natura.
L'esperienza di una bella meditazione.
Il profumo di un luogo familiare.

E così via. Basta trovare i propri momenti felici. In tutta la vita, ce n'è sicuramente stato qualcuno.

Torta di marmellata d'arance amare e melassa

Netherland Carillon Park, Arlington VA

Il pensiero felice va applicato proprio quando quello negativo sembra prendere il sopravvento: le circostanze della vita sono spesso spunto di malumori e tristezza. Non si può combattere contro la vita, è quella che è. Però abbiamo la possibilità di trasformare noi stessi e il modo in cui reagiamo, imparando ad osservare di più prima di lasciare che il pensiero negativo si impossessi di noi.

Non è una negazione, però: se rifiutiamo il dolore e fingiamo che non sia accaduto oppure se ci sforziamo di soppiantare il pensiero negativo con quello positivo, c'è il rischio che restiamo invischiati nel pantano. Quello che possiamo fare è sentire il dolore (in quello siamo bravi!) e metterlo in una bolla di sapone: sappiamo che è lì, ma possiamo contenerlo dentro questa sfera trasparente attraverso cui vediamo cosa è successo di brutto ma allo stesso tempo possiamo scorgere riflessi di felicità provenienti da altre bolle di sapone dentro di noi. I pensieri felici.

Netherland Carillon Park, Arlington VA

Ogni cosa è parte del tutto. Tristezza e felicità, perdita e guadagno, morte e vita. Un continuo processo di trasformazione, di eventi più o meno belli che si succedono ed emozioni ad essi associate. Se possiamo usare le nostre bolle di sapone, intuendo che vengono tutte dallo stesso posto e possono unirsi (sapete quell'effetto bellissimo di due bolle di sapone che diventano una? Quanto ci piaceva da bambini!), comprenderemo che è tutto parte del tutto, una ruota che gira. Invece di farci venire le vertigini, possiamo godercela con tutti i suoi alti e bassi e, chissà, magari divertirci in questa esperienza che è la vita.

Inaugurazione ruota panoramica al National Harbor, Maryland