giovedì 24 aprile 2014

Conigli, acquerelli ed essenze di gemma

Quando la creatività esplode, c'è sempre un'occasione per fare qualcosa di divertente. Curativo per la mente sovraffollata, qualunque esercizio creativo è una fonte inesauribile del proprio potenziale.

Ho scoperto qualche giorno fa gli amigurumi e il crochetAmigurumi è la parola giapponese per indicare pupazzi fatti a maglia o ricamati. Io che non avevo mai preso in mano un uncinetto mi ritrovo a fare punti catenella, maglie basse, crochet in cerchi e tutto quanto serve per creare un coniglio con il ricamo. E mio marito, tornando a casa da lavoro, mi dice che sembra sia passato un gatto.




Circondata come sono da gemme e cristalli naturali sparsi in tutta casa (sono un'appassionata di cristalloterapia!), ho scelto in questi giorni tormalina nera, fluorite e ambra per farne elisir ed essenze: basta mettere la pietra in acqua in un contenitore di vetro per qualche ora al sole, poi filtrarla in una boccetta di vetro possibilmente spray se l'intenzione è di spruzzare l'essenza negli ambienti, ed eventualmente aggiungere un terzo di parte alcolica (va bene il brandy!) nel caso in cui si abbia intenzione di conservarla per più di qualche giorno.





Perché la scelta di questi specifici cristalli? Per assorbire la negatività e purificare gli ambienti: sono tutte pietre molto efficaci a questo scopo. La tormalina nera e la fluorite, in particolare, servono proprio per proteggersi dall'elettro-smog (derivante dalle onde di cellulari, computer e televisori). La tormalina nera (detta anche sciorlo) fa anche di più: non si limita ad assorbire le onde, le riflette anche, schermandoci se posta fra noi e lo schermo.




E visto che ho aspettato di essere in America per seguire un corso di disegno (succedeva ormai un anno fa), ho ripreso dopo tanto tempo la matita e il carboncino in mano e ho cominciato a scarabocchiare qui e là. Mancava qualcosa, però: colore. Così ho iniziato a esplorare acquerelli e tempera.







Come potete vedere dai miei scarsi risultati artistici, non serve essere bravi: non importa che il risultato sia perfetto, quello che conta è imparare a focalizzarsi e divertirsi con naturalezza e facilità. Succede, quando sciogliamo le tensioni. Ottimo per sviluppare la concentrazione e contro lo stress!

Ovviamente poi ci sono i grandi amori: per me la scrittura. Scrivere aiuta a gestire le emozioni e, applicando introspezione, aiuta a capirsi più in profondità e chiarire i dubbi quando ci sono. Tenere un diario è una delle forme più efficaci di comunicazione con se stessi: basta scrivere senza pensare troppo alla forma, ma lasciarsi andare e rileggere solo quando finito. Magari dopo qualche giorno, quando ciò che abbiamo scritto potrebbe essere estremamente illuminante.

Applicare la propria creatività, non importa come, ha un effetto rilassante ed espande le nostre prospettive. Troppo spesso vedo persone chiudersi entro certi confini, imponendosi limiti e giudicandosi mai abbastanza: basta qualche ora distribuita nel corso della settimana per essere creativi e trarne giovamento a livello fisico e mentale.

Essere creativi aumenta le nostre capacità di focalizzazione, ci permette di comunicare più apertamente e intensamente, lascia uscire il nostro talento e ci fa finalmente guardare a noi stessi come le persone speciali che siamo, godendo più del processo che dell'obiettivo.


lunedì 14 aprile 2014

Prima, vera



Se dovessi scegliere un mese soltanto per abitare a Washington DC, sceglierei quello del Cherry Blossom: Aprile.
L'esplosione di fiori quest'anno è stata ancora più energica, visto che fino a inizio del mese nevicava ancora. Le gemme non vedevano l'ora di aprirsi e, quando finalmente hanno trovato il clima ideale, sono sbocciate in questi fiori delicati che si concedono generosamente.
Passeggiare lungo il Tidal Basin è una doccia di allegria, ogni soffio di vento leggero lascia cadere petali sopra le teste di chiunque passi in prossimità degli alberi.

Dovevo essere in viaggio, in questo periodo: Argentina, Cile e Patagonia. Ma la primavera soffiava in altre direzioni e una nuova, intensa, emozionante avventura è sbocciata nella stagione perfetta per ogni nuovo inizio: un lavoro impegnativo ma in assoluto il migliore che potessi trovare.
Per una volta, vale la pena fermarsi e accettare il rinnovamento. Perché sono pronta e, solo quando si vuole davvero e ci si libera delle emozioni negative che non ci servono più, le cose accadono.

Nelle stagioni della vita è facile incontrare e imparare a conoscere certe proprie resistenze al cambiamento: la paura è una delle cause principali che ci impedisce di rinnovarci, di aprirci all'ignoto. Non c'è niente di cui essere più grati: quello che ci sembra faticoso e sfidante è l'opportunità che abbiamo per vincere quella paura e aprire il cuore alla vita, al flusso di prosperità che altrimenti bloccheremmo.
L'unica verità è quella che portiamo dentro quando lasciamo sbocciare noi stessi.

Distesa sul prato di fronte all'acqua del Basin, accolgo la naturale evoluzione della vita, la prima vera stagione che apre un nuovo capitolo dipinto del tenue rosa dei ciliegi in fiore.