venerdì 9 agosto 2013

Cloud Atlas

Le giornate si accorciano, qui a Old Town. Gli allenamenti serali di taekwondo, ripresi a pieno ritmo dopo aver passato il test per la nuova cintura, mi vedono tornare verso casa che è già buio.
Cene casalinghe, serate cinema, un buon libro prima di dormire, la meditazione mattutina, il gelato pseudo-italiano ogni tanto, la pianificazione per i prossimi viaggi. E le sempre più frequenti e affollate classi di yoga che insegno, dove assisto ai piccoli miracoli compiuti dalle persone che si concedono l'esperienza di lasciare andare pesi e ferite, aprendo il cuore e liberandosi. Scoprendomi ancora una volta essere umano, nel sentire il mio cuore aprirsi col loro. E insegnante, semplicemente osservando il frutto di un seme che loro hanno permesso attecchisse.

Vado in giro con il mio sprained finger, steccato per tenerlo fermo e dritto, ed esploro questa condizione nella vita quotidiana: ottima scusa per non lavare i piatti e chiedere il favore al paziente marito, frustrante handicap quando si tratta di applicare specifici mudra in meditazione oppure lanciare un pugno a BOB (trattasi sempre del manichino di taekwondo, non di un malcapitato americano di passaggio!). Divertente, quando ti prendono in giro: "Don't mess with Stephania, she's gonna give you the finger!". Ah-ah.

Contrazione delle giornate, espansione dello spirito. E delle amicizie. Quelle che fai appena in tempo ad apprezzare e un giorno a pranzo ti dicono che si trasferiscono in California, non per lavoro, più precisamente per lasciare il lavoro che hanno. E tu le abbracci e proietti per loro ogni bene e successo, provando stima per il loro coraggio e condividendo un pizzico della loro paura per l'ignoto.

Una nuova mappa, sul muro di casa. Una finestra sul mondo, per ricordarsi che oltre le mura c'è altro.
Piccole bandiere sui luoghi del cuore, quelli della propria esperienza, quelli vissuti. Quelli che ci hanno separato e quelli che ci hanno unito, quelli in cui le strade portavano altrove e quelli che ci hanno fatto incontrare di nuovo. Nei cicli della vita.
Locate yourself, poi sincronizzati col Tutto al di là del tempo e lo spazio: e sei.

Spazi vuoti, ancora inesplorati: alcuni saranno presto riempiti, altri chissà. Dipende da quanti pins abbiamo a disposizione.



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