venerdì 10 maggio 2013

Musée du Louvre, Paris



Quante volte lo abbiamo detto nella vita? Una delle parole più magiche che conosca è questo piccolo suono che fa il solletico sui denti: sì.

Le mie giornate americane stanno diventando sempre più busy, con mia grande felicità. Succede ogni volta che giro una pagina e la parola "fine" non c'è ancora.
Nella new schedule: più classi di yoga da insegnare, taekwondo per canalizzare la mia natura di peaceful warrior, più cene per amici a casa, più seva (parola che in sanscrito significa "servizio, azione altruista e disinteressata").

Una parolina magica. Non tirarsi indietro, non porre limiti, accogliere ogni opportunità che si presenta e trovare la spinta per darsi le possibilità. Non è così facile come suona, non per tutti.

"How vain is to sit down to write when you have not stood up to live" diceva Thoreau.

Sì, passiamo la vita insieme.
Sì, mi alzo dal letto e comincio la giornata.
Sì, andiamo.
Sì, giochiamo, siamo bambini.

C'è voluto del tempo per scendere in campo, camminare dicendo di sì lungo la strada, ignorare il buio, i vampiri e i fantasmi ignari del fatto che tu una vita ce l'hai, sedersi di fronte a una pagina bianca e scrivere spogliandosi di maschere, paure, limiti. Per darsi una mossa e rimuovere la stagnazione. Per agire ogni volta che affiora la tentazione di restare nell'ombra, lasciar passare il tempo, affogare le iniziative nel ghiaccio, "tanto qui si sta comodi, perché schiodarsi?".
Diamine, perché non è solo scomodarsi, è viaggiare, espandersi, esplorare, crescere! Quanto mi sono arrabbiata per tutto questo? "Gioia mia, tu ancora 'a cominciari a viviri!" mi disse molti anni fa una bionda signora in Sicilia. E aveva ragione.

Non si può tornare indietro e ripercorrere la strada fatta muovendo più passi, crescendo più in fretta, scoprendo prima che ci sono altre vite oltre i confini.
Bisognava fare i conti con i tempi di Saturno, le ossa, il sangue, le mura di casa, le gabbie dorate, le impalcature, le torri, gli esempi incrostati, le paure instillate, le camaleontiche performances.

Poi, un giorno come un altro, cominci a dire di sì, a te stessa. E la vita comincia.

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