venerdì 26 aprile 2013

Azione meditata, bene è detta

Stavo per pubblicare un post, poi non l'ho fatto. Non per censura, ma per pura trasformazione: ero in uno stato emozionale, adesso sono in uno stato neutrale. Da spill words a (produrre) still words. Da spillare pensieri rumorosi a istillare parole neutrali.

Qual è il percorso?

Da qui.

Andare o non andare in piscina?
Meglio fare un giro in bici?
Ci sarebbe una torre di roba da stirare...
Potrei pranzare, nel frattempo.
Magari una passeggiata!
Controllo un attimo questa cosa su Internet, poi esco.
Potrei scegliere il kriya da insegnare alla classe di domani.
E la piscina?

...

Voler fare tutto e finire per non fare nulla. Iniziare una cosa e non finirla per cominciarne un'altra. Volevo uscire con tutta me stessa, ma tutta me stessa è stata a casa dondolando fra un'attività e l'altra.
Ho scritto. Dolce conforto, come sempre... E la piscina?

Deliziata da questo femminile cullarsi tra una cosa e l'altra, compassionevole verso me stessa, teneramente guardando a questa mia linea sottile tra il dire e il fare.
Perdonarsi, oggi. Non si può sempre fare tutto.
Se non andrai in piscina, sarà perché il tuo corpo ti ha detto di no.
Se invece è la mente, schiaffo morale: farle capire una buona volta che non è lei che comanda.

Cogliere l'occasione per meditare su questa altalena che è l'umore.

Vado in piscina. Oppure no. Distratta dal signore del negozio qui sotto casa che ha lo starnuto più fastidioso del mondo.

Non solo roba da stirare, roba da processare. A cominciare dai maccaroni & cheese che ti sei fatta per pranzo (per sbrigarti e andare in piscina). Perdonati: una volta dovevi mangiarli, sei in America.

Sarà ancora l'influsso della luna piena di ieri? Avrei dovuto mangiare molto, molto più leggero.

Respira. Scrivi.

Cosa si fa in questi casi? Calmare le acque. Ricordarsi che qualunque cosa farai, hai un corpo per farla e godere quindi dell'esperienza. Medit-azione, come mi piace chiamarla: meditare in movimento, "qualunque cosa tu faccia, sii consapevole di ciò che stai facendo". Calmare le acque, con il respiro, con un mudra, con la meditazione.

A qui.

Meditazione benedetta: azione meditata bene è detta.
Pensare prima di parlare, silenzio prima del suono, intuizione prima della decisione.
La comunicazione migliora, la strada è spianata.



2 commenti:

  1. Un giorno,sfogliando un giornale,ho letto una frase di Osho che diceva:-Lascia cadere il pensiero vuol semplicemente dire:non fare nulla.....Sii rilassato sciolto.Non fare alcuno sforzo.Non andare da nessuna parte.Come se ti dovessi addormentare,pur restando sveglio

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  2. Esatto, proprio quello! In una parola: meditazione. :-)

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